TrueCrypt: occultare i propri documenti cifrandoli

ScreenShot di TrueCrypt

Nessuno di noi ha indubbiamente nulla di cosi importante da nascondere. Ma non fà sicuramente piacere pensare che, ad esempio, nel caso di smarrimento o di furto di un portatile o di un personal computer, i nostri documenti, le nostre foto e quelle dei nostri figli, le nostre mail, la musica, i film e tutto l'intero contenuto del nostro computer sia facilmente accessibile a chi ritrova o a chi ha commesso il furto.

E' vero. I nostri computer hanno una password per l'accesso alle risorse, ma forse non tutti sanno che, avendo fisicamente il nostro computer tra le mani, basta un normalissimo CD o basta prendere il nostro Hard disk e spostarlo su di un altra macchina come disco secondario per permette l'accesso a tutta la nostra vita "digitale".

Ripeto, non abbiamo nulla da nascondere, ma una situazione di questo genere non fà certo piacere a nessuno.

Sabato 27 Gennaio 2007, all'interno della skypecast dell'Associazione Informatici Professionisti ho dato alcune dimostrazioni pratiche circa l'uso di TrueCrypt, un software opensource e multipiattaforma per la cifratura dei dati.

TrueCrypt ha, rispetto ad altre soluzioni notevoli vantaggi tra cui, la possibilità di creare dei dischi virtuali cifrati da file, creare dischi virtuali da partizioni preesistenti, creare dischi virtuali cifrati all'interno di altri dischi virtuali. Tutto questo senza che qualcuno possa, guardando dall'esterno il contenuto del file o della partizione, poter anche solo lontanamente immaginare che si tratti di un file cifrato.

TrueCrypt quindi,oltre all'indubbia protezione data dai più aggiornati, recenti e evoluti protocolli di cifratura dei dati, ha anche il vantaggio che, guardando il contenuto del nostro harddisk, nessuno può capire se un file è un file "normale" o un file di TrueCrypt. Per questo motivo, per esempio, TrueCrypt non mantiene l'history di ciò che apriamo.

Ultimo plus, la possibilità di creare un disco che se si accede con un password civetta mostra dei file "tranquilli", mentre se si entra con la password "giusta" mostra i nostri documenti più segreti cosi che, se qualcuno ci piazza un coltello alla gola e ci dice di aprire quel determinato file con TrueCrypt, invece di tentare di convincere l'aggressore che quello non è un file di TrueCrypt, rischiando la vita, glielo possiamo aprire usando la password civetta e mostrandogli che li non ci sono dati che lo interessano.

Quello che segue è lo screencast dell'evento.

Lo screencast dell'intervento con cui ho potuto fare vedere in diretta cosa accadeva sul mio computer mentre spiegavo il software è andato molto bene ed è stato molto apprezzato.

Numero di connessioni durante lo screencast (a sinistra), postazione utilizzata (a destra). Si nota, sul secondo monitor il

programma EmiMagnifier in esecuzione, realizzato per l'occasione.

Un buon numero di utenti collegati con un picco, come evidenziato nel grafico sopra a sinistra, di 26 utenti collegati contemporaneamente. A detta di molti la diretta dal mio monitor era fruibile anche se, purtroppo, a causa della poca banda disponibile in upload sulla mia ADSL, durante alcuni bruschi movimenti del mouse, la scena risultava un po' troppo "pixelata".

Come primo esperimento è però riuscito alla grande. Spero a breve di riuscire a preparare un documento di come è stata realizzata.

Per ora sopra a destra potete guardare la foto della postazione di screencast che ho utilizzato..