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LugConference 2006 - Resoconto dell'evento
Abstract. Resoconto "personale" dell'incontro tra i rappresentanti di molti dei Linux Users Group italiani tenutosi a Roma il 25 e il 26 di marzo 2006. DisclaimerQuello che segue è un riassunto "personale" della LugConference 2006 tenutasi a Roma il 25 e il 26 marzo del 2006 presso il complesso del Vittoriano. L'aggettivo "personale" sta ad indicare semplicemente che quello che segue è la visione della LugConference come l'ho vissuta io nel senso che, molto probabilmente, ci saranno state altre discussioni, altre persone e altre situazioni rimarchevoli di essere citate all'interno della LugConference ma, non avendo il dono dell'ubiquità, non sono in grado di citarle. Prendete inoltre quindi questo resoconto "cum grano salis" al pari del resoconto della disfatta di Ascalona da parte dei templari come raccontata da Jean de Joinville in cui la terribile battaglia diventa, sotto la penna di Joinville, dei balletti gentili e lo sguardo del racconto si muove dall'alto in basso o dal basso in alto a seconda che lui cada da cavalo o vi risalga mettendo a fuoco scene isolate e in cui il piano generale della battaglia, in realtà sfugge completamente (chi riconosce per primo da dove proviene questa citazione, vince una citazione in questo punto della pagina :-D ). Infine, in alcune parti del mio resoconto, citerò delle idee e delle impressioni ricavate dall'ascolto di uno specifico relatore. Qualora le cose fossero state da me interpretate in modo inesatto o inadeguato, prego la persona, interessata di farmelo notare in privato e mi prodigherò immediatamente per correggere l'inesattezza. Questo resoconto contiene inoltre delle foto dell'evento in cui appaiono diversi rappresentanti dei LUG. Qualora qualcuno presente in queste foto desidera non essere mostrato, potrà altresì comunicarmelo e provvederò a rimuoverlo dalla foto stessa. Infine, non potendo ricordare i nomi di tutti, prego chiunque si riconosca in una frase o in una mia citazione, di comunicarmelo e io apporrò il suo nome in modo esatto. Tutti gli errori e le valutazioni personali in questa relazione sono miei, tutte le cose buone invece appartengono al LUGRoma che ha organizzato l'evento e quindi, per una visione più completa e forse più obiettiva dell'intero evento potete fare riferimento al wiki ufficiale dell'evento. Il viaggioLa mattina del 25 marzo.Come al solito, l'arrivo al Vittoriano, mio e di Heber D'Alberto, altro rappresentante del TeLUG, avviene con qualche minuto di ritardo rispetto all'orario di inizio previsto per le dieci, vuoi per l'incredibile, a nostro avviso, impossibilità di trovare un parcheggio, seppur a pagamento, in tutta Roma, vuoi per l'errore di pensare che l'evento si svolgesse nel Vittoriano ma, una volta di fronte all'altare della patria, ci accorgiamo che il luogo è un po' troppo solenne per ospitare un evento cosi "frivolo". Per fortuna, una volta usciti dal Vittoriano, incontriamo subito Vincenzo Virgilio dell'associazione SputniX che ci indirizza verso l'entrata laterale del Vittoriano dove, assieme alla mostra su Modigliani, è ospitata la LUGConference. In realtà riconosciamo in Vincenzo un appassionato di Linux solo perchè la persona che sta parlando con lui è una nostra vecchia conoscenza, Francesco Casalena, rappresentante dell'altro LUG teramano. Dopo lo stupore iniziale relativo al luogo maestoso presso cui si svolge la LUGConference, ci accreditiamo presso il banchetto degli amici del LUG Roma e finalmente entriamo nella sala che ospita l'evento. Per nostra fortuna nulla è ancora iniziato e, a quanto pare, non siamo neanche gli ultimi ad arrivare. Subito ritroviamo Daniele Palumbo e gli altri amici del RiminiLUG, nostri compagni nel viaggio che ci ha portati a Roma. Riconosciamo e salutiamo inoltre gli amici del CameLUG rappresentati da Rocco De Marco, Attilio del PescaraLUG, Fabio Di Bernardini dell'associazione OpenLUG dell'Aquila. Facciamo inoltre conoscenza di tanti altri amici e sono certo che tutti quanti abbiamo subito sentito un certo feeling che ci accomunava l'un con l'altro. Ma c'è poco tempo per dialogare perchè la conferenza ha subito inizio. Dopo la breve presentazione dell'evento da parte di Tommaso Padula, che si rivelerà alla fine un eccellente chairman e moderatore nelle discussioni che si prolungheranno durante questa giornata e la successiva, si parte subito con il programma della mattinata che prevede la presentazione degli interventi di coloro i quali si sono iscritti per la presentazione di uno "speak". Si parte subito con Vincenzo Virgilio, che avevamo già conosciuto all'ingresso. Vincenzo presenta dei dati sul numero e la distribuzione degli utenti e delle macchine Linux. L'analisi esposta e chiara e mette in evidenza un calo degli utenti Linux in italia soprattutto se confrontati con realtà extra-nazionali. Subito questi risultati producono una discussione dai toni accesi da parte degli altri rappresentanti che si dichiarano scettici non tanto sul metodo di analisi dei dati quanto sulla fonte dei dati, il progetto LinuxCounter. Io stesso faccio notare che questo sito, che tenta di raccogliere l'elenco degli utilizzatori di Linux tramite la loro iscrizione in un database, non sembra avere dei dati attendibili per una corretta analisi. Basta prendere ad esempio i dati presenti nella provincia di Teramo per rendersi conto che su LinuxCounter risultano presenti un solo LUG (addirittura risulta essere l'unico LUG d'Abruzzo) e solo 26 utenti Linux. Risulta quindi evidente non solo che già il numero dei LUG è errato ma soprattutto è errato il numero di utenti Linux che, secondo i dati in possesso del TeLUG è di molto maggiore. Di conseguenza la lodevole analisi di Vincenzo va presa per lo meno con i guanti di velluto. Vincenzo ribatte che se anche i dati assoluti sono sottostimati dal fatto che non tutti si sono registrati, la proporzione tra le varie province, le regioni e gli incrementi relativi è esatta se si tiene conto di un omogeneità nella distribuzione degli utenti che non si sono registrati. Faccio allora notare a Vincenzo che, secondo il mio parere, neanche questo è corretto infatti, ad esempio, la sua regione ha i dati in assoluto più esatti in quanto i rappresentanti della sua associazione, più sensibili riguardo al discorso LinuxCounter, hanno registrato li buona parte dei LUG e degli utenti di Linux e quindi non è vero l'asserto riguardo l'omogenità della distribuzione degli "assenti". La discussione sui numeri prosegue ancora un po' e, anche se potrebbe sembrare una discussione sterile, come poi abbiamo capito nel prosieguo del convegno, in realtà è abbastanza importante in quanto, ad esempio, una volta che un gruppo di lavoro dei LUG si presenta di fronte ad un soggetto istituzionale, il suo peso sarà direttamente proporzionale al numero di persone che esso rappresenta ed è quindi importante poter dichiarare di essere rappresentativi di oltre cento LUG che raccolgono al loro interno "x" persone, con "x" speriamo molto grande. Alla fine comunque Vincenzo ci ricorda che secondo lui questo accanimento sui numeri è steriche in quando il problema vero sembra essere il fatto che la comunità è in stasi, e quei numeri confermano una sua sensazione a pelle relativa a questa problematica. Un altro argomento discusso da Vincenzo è il progetto gambas che, nel suo tentativo di emulare l'ambiente di Microsoft Visual Basic, ha sicuramente il vantaggio di attirare tutta quella massa di programmatori VB dal mondo Microsoft al mondo Linux in modo indolore e con l'enorme vantaggio dell'utilizzo di uno strumento gratuito e opensource soprattutto se si tiene conto della possibilità di gambas di importare i progetti VB. Come ultima argomento Vincenzo ci ricorda che è dalla Sicilia che proviene la traduzione in italiano del primo draft della GPLv3, autorizzato da Stallman. Il successivo intervento propone Daniele Palumbo del RiminiLUG che, partendo da alcune riflessioni riguardo l'esperienza locale dei tre anni di vita del RiminiLUG introduce una necessità, sentita da molti, di un coordinamento nazionale tra i LUG di modo da no muoversi tutti come "cani sciolti" ma di modo da coordinare, condividere e distribuire le iniziative sul territorio. La sua presentazione è chiara ma soprattutto molto colorita anche grazie alle simpatia che infonde forse anche grazie alle sua provenienza e cadenza romagnola. Molti sono gli interventi anche su questo "speak" e fanno sentire a tutti la necessità di un tavolo di discussione da instaurare nel pomeriggio. Segue quindi una ottima e precisa presentazione sul trusted computing da parte di Giusepe Lavagetto del PaLUG che mi ha personalmente impressionato per la chiarezza dell'esposizione e delle idee. Al termine della sua presentazione e dopo alcuni commenti da parte di altri colleghi si decide che il problema va affrontato con una azione verso gli utenti finali piuttosto che presso le istituzioni credendo che la comprensione da parte degli utenti circa i vincoli imposti loro dal T.C. possa essere una azione sufficiente per bloccare questo problema. Per delineare le linee guida di tali azioni si instaurerà un opportuno tavolo di discussione nel pomeriggio. Per quanto riguarda l'intervento successivo di Vincenzo Bruno di HackSUD circa la realizzazione di un centro di competenza sul FLOSS nella loro associazione purtroppo non sò dire nulla ma non perchè l'intervento non fosse interessante o chiaro ma in quanto in quel momento c'ero anch'io sul palco dei relatori a ripassare e spulciare la mia presentazione prevista come successivo intervento. Spero di inserire qui qualche osservazione circa questo intervento recuperandola da resoconti fatti da altri. Per quanto riguarda il mio intervento, presentandomi come consigliere e rappresentante del TeLUG in modalità read-write e come consigliere e rappresentante dell'associazione Metro Olografix in modalità read-only, ho delineato una breve storia del nostro LUG, la collaborazione con l'IZS e soprattutto con gli altri LUG presenti nel nostro territorio quali il PescaraLUG, il CameLUG e la Metro Olografix stessa. Ho quindi delineato i ostri progetti futuri ed in particolare ho chiesto a tutti i LUG della nostra area (Lazio, Marche e Abruzzo) di aiutarci nella realizzazione di qualcosa di grande e comune presso i laboratori nazionali di fisica del Gran Sasso. Inoltre, visto che si era presentato il discorso della LUGConference del prossimo anno, ho proposto, in via ufficiosa, la candidatura dei LNGS e dei lug abruzzesi per la realizzazione del prossimo evento. Anche se successivamente è uscita l'idea di realizzare questo evento a Milano nel 2007 ritengo ancora che, a causa della posizione decentrata di Milano rispetto alla morfologia del territorio italiano, L'Aquila sia ancora la sede migliore e, se gli altri LUG abruzzesi e i laboratori lo ritengono opportuno, perorerò la nostra causa nella sede opportuna quando ci sarà da decidere dove tenere la prossima LUGConference. Ho concluso la mia presentazione presentando i due problemi che affliggono il nostro LUG: la distribuzione geografica dei nostri soci che rallenta la possibilità di incontri frequenti e la mancanza, al nostro interno, di "carne fresca" ossia di giovani visto che l'età media dei nostri iscritti è relativamente alta se raffrontata con quella di altri LUG. Proprio su quest'ultimo punto si è concentrato il commento alla mia presentazione di Francesco Casalena del LUG teramano "Il Pinguino" che, esordendo con l'affermare una certa condivisione territoriale tra "TeLUG" e "Il Pinguino", ha poi rilevato le differenze tra la prima realtà, più provinciale ed extra-provinciale e la seconda, più spiccatamente cittadina. A tal proposito, Casalena ha dichiarato che a Teramo esiste "carne fresca", ma per intercettarla è necessario vivere e conoscere la città, andando a scovare i neofiti nei luoghi principali di riunione dei giovani teramani. Altresì, Casalena ha affermato che, causa i ben noti problemi che in passato la struttura del LNGS ha avuto con il territorio teramano, "Il Pinguino" non ha mai prima ritenuto opportuno considerare quella struttura valida "spalla" per il proprio LUG ma che ora, essendo tali problemi risolti, non ha nulla da ridire circa questo ente. L'ultima relazione della mattina è di Marcello Di Giovanni del gruppo Hackaserta che ha tentato di esporre un loro progetto di coordinamento nazionale dei LUG. Purtroppo, vuoi per la presentazione un po' troppo "lenta" anche perchè imperniata sulla lettura di un documento di intenti letto in stile "lettura dei vangeli", vuoi perchè probabilmente la proposta è stata vista come un tentativo di fare un passo più lungo della gamba presentando una organizzazione verticale a rappresentanza dei LUG, il suo intervento è stato subito bollato dai più come una cosa da un lato irrealizzabile e per altri addirittura contro i loro stessi principi di liberta e anarchia di pensiero. Dalla successiva lettura del documento sul progetto allegato alla brochure, l'iniziativa mi ha fatto un'impressione molto migliore di quella ricavata dalla mera presentazione e anzi sembra una iniziativa lodevole già solo per lo sforzo che vi è stato profuso. Probabilmente proprio a causa dell'orrendo metodo di presentazione molti dei lodevoli sforzi sono stati travisati o male interpretati dalla platea. Al termine della discussione una gradita sorpresa fatta da uno degli sponsor dell'evento a tutti i LUG. Un regalo veramente inaspettato, il Tux case ossia un case per mini-calcolatori con le sembianze del Tux. La consegna è stata fatta a mo' di consegna dei diplomi all'americana chiamando LUG per LUG e consegnando il Tux al rappresentante, una cosa veramente commovente. Il nostro LUG ha deciso che questo "oggetto" verrà consegnato al nostro presidente che lo terrà con cura, lo porterà alle varie riunioni del TeLUG e che verrà tramandato nel tempo da presidente a presidente come simbolo di quella carica. Alla fine della mattinata l'impressione che ho avuto riguardo all'assemblea riunita è quella di un gruppo di persone che, seppur in alcuni casi con idee diverse, riescono a interagire e colloquiare civilmente l'un con l'altro. Questa impressione contrasta fortemente con quella che se ne può ricavare leggendo la mailing-list dei LUG. Questa cosa, come anche evidenziata da altri nel corso della conferenza, ha aumentato in me la convinzione circa l'impossibilità di prendere decisioni utilizzando come strumenti di comunicazione la sola mailing-list in quanto le incomprensioni, i flame, i troll e coloro i quali stanno in silenzio per non alimentare il fuoco della discussione rendono impossibile ogni sorta di coordinamento. C'e' comunque il tempo, prima di andare a mangiare, della foto ricordo davanti al Vittoriano dei partecipanti all'evento con il mano il prezioso Tux case. Il pomeriggio del 25Al ritorno dal pranzo ci aspetta l'organizzazione dei tavoli di discussione incentrati su diversi argomenti tra cui il DRM, l'opensource nella pubblica amministrazione e l'opensource nelle aziende e cosi via. Essendo arrivato con un po' di ritardo rispetto all'inizio della sessione scopro che il tavolo per cui mi ero segnato, "coordinamento tra i LUG", a causa della enorme adesione, è stato promosso a dibattito e spostato nella sessione di domani. Associarsi ora ad uno degli altri tavoli è molto complicato in quanto le discussioni sono già in atto, i tavoli sono "compatti" ed è difficile seguire dall'esterno del "cerchio" ciò che si dice a causa del brusio di fondo. Provo come prima cosa a partecipare al tavolo sul DRM e poi a quello sulle aziende ma è proprio difficile ascoltare ciò che si dice, figuriamoci il partecipare attivamente. Alla fine decido di aggregarmi ad uno dei tavoli con meno partecipanti e propendo per quello sulla pubblica amministrazione. Il dibattito è comunque veramente interessante e si incentra sulla esperienza personale che ognuno di noi ha fatto nell'interfacciarsi con la pubblica amministrazione. Si evidenziano cosi vari problemi di comunicazione con i soggetti istituzionali. Primo fra tutti, l'ignoranza dei dirigenti, la sudditanza rispetto alle aziende fornitrici di soluzioni per la pubblica amministrazione e la mancanza di un nostre riferimenti all'interno dei tavoli di concertazione in cui vengono prese le decisioni riguardanti le direttive informatiche per la P.A., in particolare un referente che dialoghi con il CNIPA. Per quest'ultimo punto, l'idea comune è che presentandosi singolarmente al CNIPA chiedendo di essere ammessi ai gruppi di lavoro è improponibile e che è invece auspicabile fare muro comune e creare un gruppo di referenti dei LUG chiedendo, con voce unica, di ammettere i nostri referenti nei tavoli che decidono delle scelte da intraprendere nella P.A. Come ultimo argomento si registra la mancanza, per i LUG, di un referente politico che perori la nostra causa e riesca ad aprire quelle porte che attualmente ci sono negate. Riguardo alla corrente politica di questo referente emerge l'idea che la scelta è completamente svincolata dalle idee politiche dei presenti al tavolo in quanto sia persone con idee di sinistra che di destra ammettono di accettare tranquillamente un referente dell'altra fazione purché perori la causa dell'opensource nelle sedi opportune. Il tavolo si conclude con la sintesi della discussione intrapresa e la pubblicazione sul Wiki interno per relazionare i risultati ottenuti nella sessione di domani. La sera del 25All'uscita dal Vittoriano sembrano tutti intenzionati ad andare a mangiare insieme tanto che un primo problema che si pone è dove trovare un locale a Roma, di sabato sera, nella prima giornata primaverile dopo il lungo inverno, pronto ad ospitare oltre cento persone. Beh, il problema non si pone, alla fine restiamo in otto persone, io, Heber, alcuni amici del LUGRoma e l'amico del Lug di Perugia. In realtà anche cosi, trovare un locale con buona cucina, a prezzi modici e con posti disponibili sembra molto arduo, ma sottovalutavamo le doti degli amici di Roma. Dopo un tentativo a vuoto decidiamo di evitare la "lista d'attesa" ed entrare subito nella "Antica Birreria Peroni". Qui ci sembra d'obbligo gustare un piatto di spaghetti alla carbonara ma poi, data l'invitante vista offertaci da un piatto di passaggio, deviamo dal menu "romano" per assaporare un piatto di wurstel con patate e per concludere una bella panna cotta. Il giudizio è da cinque stelle tanto da eleggere il locale come mio approdo serale per i futuri viaggi a Roma centro. All'uscita dal locale gli altri si riuniranno per concludere la serata di fronte ad una birra, ma io e Heber, stravolti dalla giornata, salutiamo e andiamo a dormire. La mattina del 26La mattina del 26 inizia con un po' di patè d'animo a causa della concomitanza con la maratona di Roma e con l'inevitabile caos. inoltre la concomitanza non è solo temporale ma anche geografica in quanto la partnza della maratona è prevista sui fori imperiali e quindi a meno di 200 metri dalla LugConference. Per fortuna quando arriviamo di fronte al Vittoriano la crème della maratona è già passata e sono rimasti solo gli "sfigati" che più che correre, passeggiano e quindi non è un grosso problema riuscire ad attraversare "indenni" ed arrivare alla conferenza. Si inizia subito con le relazioni dei rappresentanti dei tavoli di discussione per il riassunto di quanto detto e delle proposte scaturite dai partecipanti ai tavoli. [La relazione dei tavoli che segue è un riadattamento di un documento inviato sulla lista dei LUG da Enrico Strocchi del FoLUG] Il problema più sentito in generale è stata sicuramente la mancanza di un coordinamento centrale fra i lug. Nonostante ci siano stati vari tavoli di discussioni su vari argomenti, l'argomento comune alla fine è stato sempre questo, tanto che si è deciso di dedicare interamente la domenica a questo tema. Si è deciso quindi di utilizzare i canali già esistenti, cioè la mailing list dei LUg su linux.it Tavolo sulle libertà digitali.Si informa l'assemblea che la comunità europea ha richiesto la compilazione di un questionario sui brevetti, solo che oltre ad essere in inglese ha anche alcune parti in legalese. La Foundation for a Free Information Infrastructure (FFII) ne ha compilato la maggior parte ma è importante che tutti inviino il questionario al più presto in quanto la scadenza è il 31 marzo 2006. Nella foto a lato potete vedere il momento in cui tutti si impegnano a inviare il questionario e a informare il proprio LUG circa l'importanza della cosa. Credo che questa sia stata l'unica cosa decisa all'unanimità dalla LugConference. Tavolo sul Trust Computing e DRM.Su questo argomento c'è una generale disinformazione degli utenti, voluta anche dalle case software e hardware che non hanno alcun interesse che se ne parli. Sono state fatte le seguenti proposte:
Tavolo sul free software e pubbliche amministrazioni.Attualmente ci sono ovunque software house a livello locale che creano dei piccoli monopoli utilizzando unicamente software proprietario. Le strategie che possono usare i LUG per promuovere il software libero sono:
Tavolo sul free software nelle aziende.Alcuni motivi che sembrano spingere le diverse aziende a passare all'opensource:
Il problema sentito è la mancanza di ditte a livello locale che forniscano assistenza. Attualmente alcune realtà sono:
Fra i consorzi ovviamente si è parlato di openlabs, un consorzio di imprese/lug che presenta al cliente un elenco di aziende "certificate". Sostanzialmente le aziende che vogliono entrare in openlabs devono rispettare un "codice etico" per essere considerate effettivamente aziende promotrici dell'opensource. Tavolo su Linux nelle scuole.Alcuni metodo proposti per diffondere linux all'interno delle scuole:
Tavolo sulle isole della rete.Il problema è che la comunità non segue il modello di sviluppo del software che proponiamo. Sarebbe utile avere un portale comune per condividere eventi e materiali (lucido,documentazione). Come punto di inizio quindi utilizzare la mailing list annunci di linux.it per indicare gli eventi che si stanno organizzando. Il passo successivo è la realizzazione di un sito per raccogliere tutti gli eventi, catalogarli per data, territorio, tipo. Inizialmente utilizzare una mini-redazione per l'inserimento degli annunci, successivamente cercare di automatizzare la cosa attraverso aggregatori di feed o strumenti analoghi. Tavolo sul comunità free software.Il problema è la mancanza di un organismo centralizzato fra i LUG per dare la possibilità di condividere esperienze, materiali e tutto il resto. In tutti i casi comunità non deve significare fare tutti la stessa cosa nella stessa maniera. Tutti sono d'accordo che la mailing list attuale LUG su linux.it per la marea di flame (come il logo per il linuxday) non è un buon mezzo per la coordinazione. Bisogna cercare un altro strumento più adatto. Tavolo sul coordinamento dei LUG.Questo argomento, i vitale importanza per tutti, non è stato discusso nel pomeriggio di ieri ma nella giornata odierna, al termine delle relazioni sugli altri tavoli. Tutti infatti avevano sentito la necessità di avere un qualcosa che possa rappresentare l'insieme dei LUG nei confronti di soggetti, tipo quelli istituzionali. Una proposta era stata, come detto, fatta da Marcello Di Giovanni del gruppo Hackaserta ma questa proposta non è stata condivisa da alcuni di noi, che non ammettono strutture gerarchiche in cui si distinguano "soci" e "dirigenti". Purtroppo però, indipendentemente dalla propria visione filosofica di modello politico ideale, è incontrovertibile che nel rapportarci con alcune "strutture" soprattutto con quelle istituzionali è necessario adottare una formula "accettabile per loro", nel senso che ci qualifichi come interlocutori con cui vale la pena discutere. A questo dilemma non è stata ancora trovata risposta. In generale, su questo tavolo, non ci sono state opzioni condivise dall'unanimità dell'assemblea. I problemi maggiori sono stati relativi alla
Alla fine l'idea che è permeata da questo dibattito è di pensare per ora solo a coagularsi di fronte a particolari progetti per vedere se la cosa funziona e posticipare la discussione relativa ad un coordinamento generale dei LUG. RingraziamentiI miei ringraziamenti non possono che andare, innanzitutto all'intero LUGRoma che si è sobbarcato l'onere di organizzare un cosi impegnativo evento e in particolare, per motivi personali, a Gilberto che ci ha evitato di prendere delle grosse fregature a pranzo e a cena portandoci in posti dove abbiamo mangiato divinamente e speso praticamente nulla e questo, nella città eterna, credo sia proprio un miracolo :-D Al secondo posto è impossibile dimenticare e non ringraziare tutti i LUG che hanno partecipato e che, in definitiva, hanno reso l'evento quello che e' stato, un vero successo se non fosse altro perchè da oggi quando risponderemo ad un mail sulla lista dei LUG avremo in mente esattamente con chi ci stiamo confrontando. |