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LINUX. La nascita del pinguino che è in me.

Dott. Emiliano Bruni, info/at/ebruni_dot_it

Ultima modifica: 26/11/2003 17:19

Copyright © 2003
Emiliano Bruni

Licenza: GNU Free Document License
(http://www.gnu.org/licenses/fdl.html)

Abstract.

In questo articolo si percorrono le tappe che hanno portato alla nascita e all'evoluzione del sistema operativo LINUX e del mio incontro con il pinguino

La maggior parte di noi ha fatto ormai l'abitudine all'intrinseca complessità di un semplice computer da tavolo. Quello che a volte ci sfugge è che il far dialogare  il monitor, la tastiera, il mouse, i dischi e tutto l'hardware del nostro computer è, a basso livello, un'operazione che richiede un numero complicatissimo di operazioni. Per semplificare la vita a chi deve scrivere i programmi e a chi deve poi utilizzarli si pone uno strato "cuscinetto" tra l'hardware e il software del calcolatore. Questo strato è chiamato sistema operativo.

Molti calcolatori hanno già preinstallato uno dei sistemi operativi della famiglia Microsoft Windows, ma questa famiglia non è (per fortuna) l'unica e neanche è quella più diffusa su INTERNET.

Il più diffuso sistema operativo dei calcolatori server di INTERNET ossia di quei calcolatori che fanno funzionare INTERNET si chiama LINUX. La sua storia inizia dieci anni prima della sua effettiva nascita.

Siamo a Toronto, Canada, nel 1979 quando, ad una riunione dell'associazione degli utilizzatori di Unix, il più importante sistema operativo dei computer dell'epoca, la AT&T, colosso della telefonia americana e detentore dei diritti dello Unix annuncia la nuova politica dei prezzi. Una licenza di Unix veniva a costare 40.000 dollari a processore, prezzo scontato a 7.500 per gli enti universitari. Una cifra abnorme già oggi, figuriamoci nel '79.

L'annuncio sconvolse quindi tutti i presenti, tra cui un professore dell'università di Amsterdam, tale Andrew Tanenbaum, che capì di non poter permettersi di pagare tutti quei soldi per far lavorare i propri studenti sotto Unix. La sua reazione fu di scrivere il Minix, una versione ridotta compatibile a tutti gli effetti con lo Unix ma libera da licenza.

Due anni dopo, con la creazione da parte di IBM del personal computer, Tanenbaum poté offrire ai propri studenti uno Unix "leggero" che girava anche sui personal computer.

Facciamo, a questo punto un salto in avanti di circa dieci anni per incontrare Linus Torvalds, uno studente dell'università di Helsinki che, non riuscendo ad ottenere sufficiente tempo macchina sul calcolatore dell'ateneo (e si, ai tempi, per utilizzare il computer, bisognava mettersi in fila), provò ad utilizzare Minix ma questa soluzione non gli piacque molto. Minix era un ottimo strumento didattico ma era lungi dall'essere un vero sistema operativo.

Un primo accenno a ciò che stava per succedere si ha il 3 luglio 1991 quando Linus invia un mail[1] ad un newsgroup, un gruppo di discussione su INTERNET, in cui chiede come ottenere maggiori informazioni sullo standard POSIX, ossia su quell'insieme di regole standardizzate a cui ogni sistema Unix deve sottostare per poter appartenere a questa famiglia di sistemi operativi.

Il 25 agosto 1991 la bomba, Linus annuncia sul newsgroup[2] di aver iniziato a lavorare ad un nuovo sistema operativo per PC. Precisa che questo per lui è solo un hobby ed il sistema a cui sta lavorando non sarà un granché professionale ma gli piacerebbe ricevere qualsiasi commento su ciò che le persone amano o non sopportano di Minix, dal momento che quello a cui sta lavorando in qualche modo ci assomiglia. Come si vede, lo stesso Linus, all'inizio, non aveva la più pallida idea delle conseguenze che sarebbero derivate da questo annuncio e da quanta gente si sarebbe poi ritrovata attorno alla creatura da lui creata.

Finalmente il 17 Settembre 1991 la rete si trovò ad avere tra le mani la prima versione funzionante di un sistema operativo simile a Minix. Il nome originale di questo abbozzo di sistema era "Freax" ossia "uno strano Unix" ma gli amici di Torvalds insistettero perchè fosse adottato un nome che  richiamasse il suo autore e fu quindi scelto il nome LINUX.

Quello che infiammò gli animi, dell'idea di Linus, fu che tutto il suo lavoro fu rilasciato sotto licenza GPL[3]. La licenza GPL, di cui il LINUX è oggi il più autorevole prodotto, nasce nel 1985 dalle mani di Richard Stallman, ex ricercatore del MIT che, fondata la Free Software Foundation, elabora una licenza per prodotti software che ricalcasse la filosofia di libera circolazione delle informazioni presente in molti ambiti accademici ma che permettesse, al tempo stesso, la tutela del prodotto da parte di chi lo aveva creato.

La licenza GPL implica sostanzialmente che il codice del prodotto deve essere liberamente ridistribuibile, che il codice sorgente deve essere aperto nel senso che deve essere disponibile per la lettura, le modifiche, le analisi e il controllo, che i software derivati da prodotti GPL devono avere, essi stessi, licenza GPL e che il copyright resta sempre e comunque in mano all' autore.

Grazie a questa e ad altre caratteristiche, parecchi utenti Minix si incuriosirono molto e decisero di scaricare LINUX da INTERNET per vedere di cosa si trattava veramente. Il boom fu immediato. La possibilità di avere un prodotto Unix che girasse su di un normalissimo PC dell'epoca, gratis e soprattutto la possibilità di migliorarlo ed adattarlo alle proprie esigenze accese gli animi e la fantasia di migliaia di squattrinati studenti universitari che vedevano realizzarsi un sogno: avere un proprio computer che permettesse loro di ottenere gli stessi risultati dei mastodontici calcolatori universitari con il vantaggio di poter studiare il funzionamento effettivo di uno Unix a casa propria.

Nel gennaio 1992 il numero di sviluppatori e di utilizzatori era già tale da far si che il sistema fosse sufficientemente stabile da permettere la creazione di due distribuzioni LINUX ossia di due prodotti che, oltre al sistema operativo, incameravano dei prodotti software per l'utilizzo delle periferie come, per esempio, la possibilità di cercare un file, modificarlo etc.

Quello che mancava, per poter utilizzare il LINUX come un server, era il supporto alla rete. Anche questo pezzo, fondamentale per il futuro evolversi del sistema operativo, entrò in LINUX a causa di problemi di carattere economico.

Esisteva, infatti, uno Unix per 386, il BSD386 molto più avanzato di LINUX che aveva anche il supporto per la rete ma che necessitava di un componente harwdare, chiamato coprocessore matematico, che bisognava acquistare a parte. Sotto LINUX questo  elemento poteva essere emulato.

Fu cosi che uno squattrinato programmatore inglese, Alan Cox, non avendo i soldi (circa 50 sterline) per acquistare questo coprocessore, intaso i 286 di un'aula della sua università, si scaricò LINUX su un'ottantina di floppy e, dopo un breve lavoro di sviluppo, dotò il LINUX del supporto alla rete promuovendo il giocattolo di Linus a quello che sarebbe poi diventato: il miglior server di rete esistente sul mercato.

Già dopo tre anni dall'idea iniziale, nel 1994, si ha l'ingresso di aziende americane che iniziano a intravedere la possibilità di fare business sul mondo LINUX e a stretto giro iniziano ad essere rilasciate le prime distribuzioni commerciali: RedHat, Debian, Suse e Caldera.

Una storia a se stante merita poi la mascotte e logo di LINUX: il pinguino TUX. La storia, un misto tra leggenda e realtà, narra come Linus abbia scelto esplicitamente il pinguino quale esempio di animale forte ed astuto per rendere l'idea del prodotto innovativo e che abbia dato le specifiche di come dovesse apparire il pinguino.

Quando pensate al logo di LINUX, disse, dovete pensare ad un pinguino un po' soprappeso che si è appena ingozzato di ogni ben di Dio, ha appena ruttato ed è in pace con il mondo intero. Il pinguino doveva avere un aspetto ed un'espressione tale che qualsiasi bambino lo avesse visto avrebbe dovuto gridare: "Mamma, mamma, ne voglio uno anch'io".

Inoltre, si racconta anche che il nome, "TUX", non sia stato scelto perchè i pinguini sembrano indossare uno smoking (tuxedo in inglese) ma che il nome provenga dalle iniziali di "Torvald UniX".

Ad ogni modo, la scelta del pinguino e soprattutto la scelta di non registrare il marchio per permettere a chiunque di utilizzarlo anche per pubblicizzare propri prodotti e il permesso di crearne versioni modificate ha fatto si che esistono oggi migliaia di varianti di pinguino negli atteggiamenti più vari. Esiste un pinguino diavoletto, un pinguino poliziotto, un pinguino super-eroe e cosi via. E' possibile trovare un elenco più o meno completo dei vari TUX presso la LWN penguin galery[4].

Il 1994 è anche l'anno del mio incontro con il "pinguino". In quell'anno, come altri diligenti studenti del dipartimento di fisica dell'Università di Bologna, passavo il mio tempo nell'aula di informatica. L'aula era divisa sostanzialmente in due settori: nel primo si sperimentava un nuovo metodo per aumentare il coordinamento motorio tra le mani e la vista grazie al "Tetris", nell'altro si faceva la fila davanti all'unico calcolatore dell'aula in rete, il mitico gpxbof.df.unibo.it, nell'attesa di poter chattare nell'unico canale italiano della rete IRC, il canale #italia.

Purtroppo, a causa della abnorme fila che si veniva a create davanti a gpxbof, il tempo per chattare era veramente poco. Per nostra fortuna o chissà, forse sfortuna, scoprimmo che telefonando ad un ben determinato numero urbano con un modem si aveva accesso ad uno strano apparato, che oggi so essere un router, da cui era possibile raggiungere gpxbof, dopo un po' di salti nel cyberspazio,. Da quel momento la mia vita si divise in due, il giorno seguivo le lezioni e studiavo, di notte chattavo.

La notte, trovare più di tre, quattro persone sul canale #italia era un evento da festeggiare. Ma le persone che trovavi lì erano la crema del nuovo cyberspazio. Fu proprio durante uno di questi incontri notturni che sentii per la prima volta parlare di LINUX. Un tizio ne decantava le lodi e diceva che tramite quel sistema si poteva fare di tutto, dalle cose serie a quelle illegali.

Le cose imparate durante quello e i successivi incontri virtuali con i primi utilizzatori di LINUX in Italia mi furono utili quando nel 1995 mi misi in mente di creare, nella provincia di Teramo, il primo Internet Service Provider. A quel tempo non esistevano, come oggi, i vari operatori telefonici che ci portavano, direttamente a casa, INTERNET ma era necessario che qualcuno aprisse un ISP nello stesso settore telefonico per potersi collegare alla rete con la tariffa urbana. Il provider più vicino era a Roma e ciò comportava per i pochi utenti teramani, bollette stratosferiche.

Se, per il server che doveva gestire l'Internet Service Provider, non si voleva spendere una barca di soldi, l'unica soluzione era passare dalla teoria alla pratica e tentare di installare e configurare questo LINUX. Allora anch'io, come Alan Cox, intasai i computer della facoltà di Bologna per scaricare LINUX che era ormai contenuto in circa 130 floppy disk.

Inoltre lo scaricamento e la creazione di questo 130 floppy era una operazione quasi da maratoneta. Bisognava andare in uno stanzone, far partire il download da un terminale Unix e, una volta concluso, farsi una rampa di scale per andare su un Olivetti M20 con il DOS e prelevare i file tramite un programma di terminale chiamato Kermit che, all'opposto della rana dei Muppet, non aveva nulla di simpatico. Pregando quindi che il trasferimento fosse andato a buon fine, si poteva copiare i file sul floppy sempre con la speranza che il floppy non fosse rovinato, cosa di cui ci si accorgeva irrimediabilmente una volta tornati a casa. Tutto questo per 130 e più volte.

Anche la prima installazione fu un atto atletico. La fatica mentale ma anche fisica di sostituire per 130 volte il floppy su un pentium 100 Mhz fu però ampiamente ripagata dal vedere apparire il mitico primo login del mio primo computer LINUX  "Welcome to Slackware 1.2. Vangogh.tercom.il login:".

Da quel momento vangogh ha gestito decorosamente il primo Internet Service Provider di Teramo per i successivi due anni d'esercizio senza colpo ferire. Gestiva, per esempio, il server web su cui erano posizionate, oltre alle pagine della Tercom, anche le prime aziende e scuole della provincia ad essere presenti su INTERNET. Dall'Istituto d'Arte di Castelli a Bonny&Clyde negozio di dischi di Giulianova che, precursore dei successivi siti di commercio elettronico, cercava di vendere dischi ai primi cybernauti di INTERNET. Vangogh gestiva inoltre la posta elettronica dei primi 300 navigatori teramani, l'autenticazione degli utenti che si collegavano via modem e cosi via.

Tutto questo a costo zero, oddio, non proprio. Bisognerebbe tenere conto del costo umano della mia persona, che da stakanovista, ha trascorso notti e notti insonni per studiare come far funzionare il tutto, ma è stata una fatica ampiamente ripagata, ve lo assicuro.

Così il pinguino è entrato a far parte della mia vita e sicuramente, se oggi sono quello che sono, in parte lo devo proprio a LINUX, al genio di Linus Torvalds e a tutta la comunità di INTERNET costituitasi intorno al suo lavoro.

Prima di concludere, una nota su questo articolo. Coerentemente con la filosofia del software libero, questo articolo è rilasciato sotto licenza GNU FDL che vi permette di copiare, ridistribuire questo documento anche alterandolo, per scopi commerciali o non, preservando comunque i miei diritti dell'autore e senza che io possa essere ritenuto responsabile per eventuali modifiche apportate da terzi.

Ritengo che questa filosofia sia quella che più si avvicina al significato di "libertà" intellettuale senza che vengano lesi i diritti dei singoli autori.

Proprio questa filosofia, applicata al mondo dei prodotti software e che è alla base di LINUX, sarà l'argomento del mio prossimo articolo. Lo scopo sarà quello di cercare di farvi comprendere i pregi, i vantaggi e l'enorme libertà di espressione alla base della filosofia Opensource.

Emiliano Bruni (http://www.ebruni.it/)


[1] Il primo mail sul POSIX di Linus è recuperabile dalla memoria di Google all'indirizzo
http://groups.google.com/groups?q=linus+torvalds+posix&hl=en&lr=&ie=UTF-8&oe=utf-8&selm=1991Jul3.100050.9886%40klaava.Helsinki.FI&rnum=6

[2] Il mail in cui annuncia l'inizio del lavoro su LINUX si trova sempre su Google all'indirizzo
http://groups.google.com/groups?hl=en&lr=&ie=UTF-8&oe=UTF-8&selm=1991Aug25.205708.9541@klaava.Helsinki.FI

[3] La licenza originale GPL è recuperabile su http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html mentre esiste una traduzione non ufficiale in lingua italiana su http://www.softwarelibero.it/gnudoc/gpl.it.txt

[4] http://lwn.net/Gallery/

 

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